giovedì 24 novembre 2011

Il naso di Pinocchio


Scoppia la bottiglia dell’infanzia,
e il turacciolo di un latte amaro colpisce
in pieno la mia fronte.
Resto sveglia nel bernoccolo di un seno fallito,
il suo dare scaduto mi spunta in mezzo agli occhi,
cresce assieme alle verità perdute, ai pasti saltati.
E’ il naso di Pinocchio che volevano farmi mangiare.
Ma io  non sono da burattino, non vivo per legno e bugia.
Datemi carne, e la pasta lavorata con due mani di madre,
voglio saziarmi tra la destra e la sinistra di chi mi ha messo al mondo.
Scrollate la tovaglia e frullatemi tutte le briciole cadute,
che si riempia il piatto di amore omogeneizzato,
fa niente se fa crosta o scoppia in bolla.
Va bene tutto, quando c’è fame.

1 commento:

  1. Mentitrice: non è vero che va bene tutto. Non per te, in ogni caso, e non qui né ora

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