Dove sono i respinti,
gli scalciati lontano,
i ruzzolati giù dai dirupi del tempo,
gli schiantati senza data, stranieri al giorno,
sconosciuti all’ora.
Dove sono gli scomodi
che mettono prurito al cuore
e formiche alle gambe,
gli incazzati che gridano alla vita
con un tuffo dentro al sangue.
Dove sono, loro
che hanno diritto di dire
ragione di stare.
Tirateli fuori,
io li voglio ascoltare
sabato 30 novembre 2013
sabato 23 novembre 2013
La Matematica del Tempo
Siamo la matematica del tempo,
lui fa la conta con i nostri nomi,
le tabelline con le nostre facce.
Ci somma e ci moltiplica,
poi si scorda di risolverci.
La nostra fine,
dopo il suo uguale.
lui fa la conta con i nostri nomi,
le tabelline con le nostre facce.
Ci somma e ci moltiplica,
poi si scorda di risolverci.
La nostra fine,
dopo il suo uguale.
giovedì 21 novembre 2013
DI NUDO E DI CARNE
Di nudo e di carne,
questa fame che batte
come porta spinta dal vento
e chiude
la paura fuori dal sangue.
Cerco il punto intimo della notte,
affondo i denti, annego gli occhi.
Sazia, cieca e amante.
questa fame che batte
come porta spinta dal vento
e chiude
la paura fuori dal sangue.
Cerco il punto intimo della notte,
affondo i denti, annego gli occhi.
Sazia, cieca e amante.
DOVE TI METTO
Dove ti metto,
adesso che il mio vuoto non ha più posti a sedere,
e tutte le assenze si sono accomodate,
e la mia scomparsa è pronta
per andare in scena.
Dove ti metto,
adesso che sei tornato,
e l’angolo dei rimasti è già al completo,
dietro le quinte dell’Addio.
adesso che il mio vuoto non ha più posti a sedere,
e tutte le assenze si sono accomodate,
e la mia scomparsa è pronta
per andare in scena.
Dove ti metto,
adesso che sei tornato,
e l’angolo dei rimasti è già al completo,
dietro le quinte dell’Addio.
MISSILE AL CIELO
Sto nella polvere che s’alza dal tappeto battuto,
nel fango che schizza quando passa la ruota,
in quell’asso che salta sul tavolo da gioco,
dopo il pugno picchiato, a partita già chiusa.
Solo il colpo, avvia il mio volo.
Spingetemi in basso,
schiacciatemi a terra.
Che io parto, missile al cielo.
nel fango che schizza quando passa la ruota,
in quell’asso che salta sul tavolo da gioco,
dopo il pugno picchiato, a partita già chiusa.
Solo il colpo, avvia il mio volo.
Spingetemi in basso,
schiacciatemi a terra.
Che io parto, missile al cielo.
Una fame soddisfatta
Supermercati pieni,
e noi non sappiamo di che nutrirci.
Giriamo per gli scaffali del giorno
a volontà emaciata
e intenzione scarna.
Ci offrono la conserva dell’indifferenza,
e noi ci cacciamo il dito dentro.
Tra una leccata e l’altra,
il mondo va in rovina.
Ma che importa,
conta soltanto l’illusione
di una fame soddisfatta.
e noi non sappiamo di che nutrirci.
Giriamo per gli scaffali del giorno
a volontà emaciata
e intenzione scarna.
Ci offrono la conserva dell’indifferenza,
e noi ci cacciamo il dito dentro.
Tra una leccata e l’altra,
il mondo va in rovina.
Ma che importa,
conta soltanto l’illusione
di una fame soddisfatta.
Iscriviti a:
Post (Atom)