Non di carne ma di cielo,
per spiegare la cicatrice bianca
che mi attraversa il corpo.
-E’ la scia di un aereo,
l’unghia di un volo,
accettabile graffio della vita nell’aria-
Così, la definirei.
Me ne farei ragione quasi bella,
certezza un poco vera.
Se io fossi
non di carne, ma di cielo.
Nessun commento:
Posta un commento