venerdì 20 febbraio 2015

CINQUE FIGLI SCONOSCIUTI

Càpita che le dita siano
imparentati corpi
e le unghie
somiglianti volti
di fratelli cresciuti assieme,
càpita che mi guardino
dal più piccolo al più grande
tutti in fila come a chiedermi
il bacio del buongiorno.
Càpita che io
mi ritrovi nella mano
cinque figli sconosciuti.

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